I fallimenti sono utili. Mihaela Vengher
Vincitore della terza stagione di Gaudir Mihaela Vengher
Michaela, tu vivi in Italia, a Perugia... ci sei nata o ci sei trasferita per circostanze?! Puoi raccontarci in poche parole della tua infanzia: chi sono i tuoi genitori, gli insegnanti, dove hai studiato, chi sei di professione?
Sono nata in Romania a Galati e mi sono trasferita in Italia dopo aver finito le scuole superiori, poiché i miei genitori vivevano e lavoravano qui. I primi 6 anni li ho vissuti a Roma nella capitale Italiana.
A quel tempo ancora non avevo interesse per creare personalmente l'arte, mi limitavo solo ad ammirare sculture e dipinti nei musei e sulle strade della capitale.
La mia scuola non aveva nulla a che fare con l'arte. Ho finito una scuola superiore con profilo informatica - matematica e telecomunicazioni.
Quale dei grandi scultori ti ispira per creare opere così raffinate e squisite?! Dal nostro punto di vista, si possono sentire in essi sia l'influenza della scuola classica del Rinascimento italiano (Donatello, Verrocchio, Michelangelo), da un lato, sia i "manieristi" del tardo Rinascimento, in particolare Benvenuto Cellini (figure allungate, costumi esotici, gesti affettivi), dall'altro...
Amo la scultura classica, credo che tutti i scultori esistenti osservino quelle opere e usino riferimenti dall'arte classica perché è come un punto fisso di esempio.
Ovviamente, per creare qualcosa nello stile classico bisogna conoscere molto bene l'anatomia e avere una buona tecnica scultorea.
Io ancora ho strada da fare per quanto riguarda la parte tecnica, perché ho iniziato a scolpire nel 2017 da autodidatta e solo verso la fine del 2018, inizio 2019, ho iniziato a scolpire figure umane.
Non ho una scuola artistica alle spalle. Ho fatto un corso di pittura in infanzia a 8 anni e poi più nulla.
Come dicevo, nel 2017 ho iniziato ad avvicinarmi al mondo del arte e in breve tempo grazie alla passione che ne è scaturita sono migliorata nella tecnica.
Dopo qualche anno ho deciso di fare un corso di scultura (on-line) e ho scelto Simon Lee, uno scultore concettuale. Il corso aveva la durata di 4 o 5 settimane e ho cercato di imparare il più possibile.
Quindi finalmente stavo imparando a realizzare le prime sculture con umani interi e avevo sentito il bisogno di imparare di più e più in fretta ed è per questo che ho deciso di fare il corso.
Per quanto riguarda le mie sculture, in genere cerco di raccontare una storia visuale e punto molto di più sullo storytelling e la composizione, invece che la tecnica.
Se prendiamo scultori e artisti contemporanei ... quale di loro consideri il più vicino nello stile e nei modi di incarnazione artistica dei compiti creativi?! C'è un nome per la direzione in cui stai lavorando?
Scultori contemporanei che si somigliano al mio stile, non mi viene quasi nessuno in mente perché ognuno ha il suo stile e manualità. Però se dovessi dire quali artisti mi piacciono, probabilmente non c'entrano niente con quello che mi piace realizzare a me.
Ad esempio Luis Royo, Craiola, Garry Villarreal (Villarte), Paolo Troilo, Roberto Ferri ( che nei suoi quadri si rifà alla tecnica pittorica di Caravaggio). Fra gli scultori mi piace Virgine Ropars ( che con le sue sculture ripropone illustrazioni come quelle di Brom, concetti haute couture e immagini di fotografi Dark fantasy), Stefano Bessoni ( un maestro nel arte dello stop motion), Mario Chiodo, David Zhouu( adoro la sua manualità e precisione in ogni minimo dettaglio), Mark Newman, Aris Kolokontes e Simon Lee che è un creatore di mostri e arte concettuale per film.
Il mio stile e genere va dall fantasy al dark fantasy.
Stile FANTASIA&ORRORE, che è diventato così popolare in questi giorni, grazie al fiorire dell'industria dei giochi per computer e del cosplay... Riflette le idee che segui, ti permette di risolvere i compiti che ti sei prefissato, creando oggetti figurativi e composizioni? In altre parole, perché e per chi crei le tue opere?!
È vero che sono un appassionata di video games e character design, però per le mie sculture tutti i design mi appartengono. La mia ispirazione sicuramente è il mondo fantasy che permette di creare i propri personaggi.
Nelle mie ooak e sculture cerco sempre di raccontare delle storie visuali. Non sempre mi riesce, ma avendo ancora molta strada da fare e avendo ancora moltissimo da imparare, sto cercando di fare sempre del mio meglio.
Le opere in genere le realizzo come parte del mio processo di crescita artistica, raramente creo prodotti per la vendita. I prodotti che creo per la vendita sono un genere completamente diverso, perlopiù piccole creaturina buffe.
Con l'avvento dei moderni gadget intelligenti nelle nostre vite, - computer super potenti, dispositivi mobili, programmi di elaborazione delle informazioni digitali ad essi associati - una nuova specialità, scultore virtuale o 3D-scultore.
Lavori in programmi di simulazione come Z–Spazzola? Ad esempio, per creare "schizzi" dei loro lavori futuri?! Applicare 3D-una stampante per replicare parti ripetute o disegni simili ??? Come ti senti a sostituire il lavoro applicato di uno scultore con le tecnologie digitali? C'è il pericolo che la tradizionale professione di "scultore" scompaia nel tempo?
Sto imparando ad usare Zbrush, possiedo una stampante 3d. Credo che ogni cosa sia uno strumento per la creatività. Tocca a noi, come artisti, utilizzare questi strumenti al meglio.
Che materiali usi per il lavoro?! Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di alcuni di essi? Cosa ne pensi della tecnologia di lavoro con elastomeri (siliconi, poliuretano), che sono ampiamente utilizzati nella produzione? Bjd-bambola, per esempio? Ci sono materiali con cui non lavorerai mai? E se sì, perché?
I materiali che uso per creare sono tutti i tipi di paste polimeriche, anche paste epossidiche e porcellane fredde. Uso anche gomme siliconiche e resine. Non credo ci siano materiali che non userei mai.
Ovviamente sul mercato c'è una grossa varietà di materiale, e per trarre il massimo da ognuno si devono conoscere. Credo che ogni materiale abbia il suo pro e il suo contro. Mi piace provare nuovi materiali e uso sempre tutto quello che ho a disposizione, alla fine ogni materiale serve per realizzare una determinata cosa.
Quando inizi a lavorare su un nuovo progetto, lo crei nella tua immaginazione, disegna schizzi, scolpisci modelli dalla plastilina ?! Come riempirsi dall'interno per entrare nel flusso creativo? Sono libri, film, andare a teatro o all'opera, parlare con persone interessanti?
Per la realizzazione di sculture faccio uno studio dietro quanto mi è possibile e nelle mie capacità. Studio il tema, il soggetto la pallette di colori per trasmettere una determinata cosa coerente con la storia che desidero rappresentare.
Faccio schizzi sia in argilla ( thumbnails) sia cartacei. Creo spesso un moodboard e storyboard e la preparazione di solito mi prende una giornata una volta che ho l'ispirazione per l'idea da raccontare.
L'ispirazione può arrivare dai più svariati posti, da un film o da un personaggio particolare, anche da persone, conversazioni o cose viste in natura. Non c'è uno schema fisso da dove arriva.
Che cos'è per te la partecipazione al Concorso Internazionale di Bambole d'Autore? GAUDIR?! Il tuo lavoro è stato creato appositamente per il concorso o era già incluso nei piani e coincideva con il tema del nostro evento?
Volevo mettermi alla prova e provare a vincere il contest Gaudir. Non lo nego.
L'opera è stata realizzata appositamente per questo concorso perché il tema mi è piaciuto molto ed era nelle mie corde.
Mi piace realizzare soggetti e storie fantasy quindi il tema calza a a pennello.
Aver appreso di esserne la vincitrice mi ha resa molto felice poiché un anno fa' avevo già partecipato senza vincere, quindi era una sfida contro me stessa.
Vincere un Concorso Internazionale come GAUDIR, impone una certa responsabilità al titolare di un alto grado. Con ogni nuovo risultato nella creatività, l'esercito di fan cresce: abbonati ai social network, follower, "imitatori" e persino invidiosi (haters)!
Per quanto riguarda gli invidiosi, sinceramente non credo che ce ne siano. Non ho mai avuto problemi di hate o cose simili. E anche se ci fossero faccio le sculture per me stessa e il mio pubblico e pubblico le opere sui social per condividere con le persone. Sta a loro se apprezzare o meno il mio lavoro.
Come percepisci lodi o critiche dall'esterno? L'opinione pubblica ostacola lo sviluppo e il miglioramento delle proprie capacità di artista e scultore o ti porta alla depressione?! Ti consideri obbligato a portare le tue conoscenze e il tuo talento alle persone, per promuovere l'arte della scultura figurativa? A tal proposito, hai intenzione di creare una tua “Scuola Mihaela Vengher”? Forse una scuola del genere esiste già o è in un progetto?! Parlaci dei tuoi piani.
Sicuramente qualcuno che non apprezza ci sarà, però questo non mi desta nessuna preoccupazione. Non influiscono minimamente sulla mia voglia di imparare ed evolvere come artista perché questa è una passione e appunto si tratta di me e di quello che voglio fare: quindi le persone negative non sono un pensiero.
Le critiche negative ci sono state però costruttive. Non mi dispiaccio quando le ricevo. Non credo che una critica negativa sia per forza una cosa detta con invidia. Anche se ci fosse non la percepisco perché in genere guardo le cose in modo oggettivo. So quanto posso fare e cosa non posso fare. Conosco i miei limiti e le mie mancanze e appunto non le considero un problema. Essere consapevoli del punto nel quale ci si trova, credo che sia una qualità che a molti manca. Per me, questo fa parte del mio percorso e processo di apprendimento.
So che oggi ho fatto il mio meglio per oggi. Domani farò il mio meglio per domani.
La depressione viene dall'insicurezza.
Da quando sto pensando a tutto questo come un processo, non sono mai stata depressa per via del mio lavoro o per via di un fallimento.
I fallimenti servono. Basta riprovare. Prima o poi succederà qualcosa di buono. Esempio come me che ho partecipato a Gaudir lo scorso anno senza vincere niente. Capita. Un risultato non ci definisce in alcun modo. Bisogna sempre creare con gioia di poterlo fare e avere più fiducia nelle nostre capacità.
Per quanto riguarda i miei piani per il futuro, sicuramente continuerò a condividere i miei lavori con il pubblico. Il mio obbiettivo è quello di migliorare la mia tecnica, di imparare di più e perché no, essere un giorno un punto di riferimento per qualcuno. Per quanto riguardano i soldi e fare soldi con l'arte, non è in cima alla lista. Credo che se diventi bravo, bravissimo, al punto di non poter essere ignorato, i soldi arriveranno.
Domande preparate da Irina Panfilenok